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Viaggio alla scoperta di noi stessi per gestire al meglio le nostre emozioni: "Quando arriva l'ansia?"

“Il corpo è la parte visibile dell'anima 

l’anima è la parte invisibile del corpo”

Di cosa si tratta

Percorso di 8 incontri

Singolarmente o in piccolo gruppo

Come un buon edificio non può reggersi in piedi senza delle salde fondamenta, anche la nostra serenità e il nostro equilibrio richiedono la presenza di solidi pilastri che fungono da sostegno nelle varie tempeste della vita.

L’ansia è l’emozione del futuro: temiamo qualcosa che potrebbe accadere ma che non è ancora accaduto. Temiamo eventi spiacevoli ma possiamo essere ansiosi anche per l’approssimarsi di eventi piacevoli. L’ansia ha un precursore nell’emozione della paura. Dal punto di vista fisiologico si associa a una risposta del ramo simpatico del sistema nervoso autonomo e si accompagna a un aumento di adrenalina e noradrenalina nel circuito sanguigno.

Per quanto possa sembrarci strano, non tutta l’ansia viene per nuocere: qualche volta un po' d’ansia ci fa correre ai ripari e agire in maniera preventiva. Diventa dannosa solo quando è troppo intensa e distorce la proporzione delle cose.

“Il vero danno dell’ansia e della paura non è il fatto di provarle. Criticarsi perché abbiamo paura o siamo ansiosi è il vero danno. L’importante è non identificarci con la nostra ansia. Possiamo provare ansia ma non siamo la nostra ansia” 

Quando siamo ansiosi vediamo tutto filtrato dalla nostra ansia: le nostre risorse vengono percepite piccolissime e il nostro problema ingigantito. Molte delle emozioni difficili hanno l’ansia come precursore e si manifestano con distorsioni percettive. Quando l’ansia diventa uno stato cronico altera il nostro rapporto con la realtà. Diventa come la luce del fuoco che proietta la nostra immagine, rendendola gigantesca, sulle pareti della caverna della mente. Spento il fuoco ci rendiamo conto che l’unica cosa davvero gigantesca era la forza della nostra paura. L’incertezza e l’instabilità sono potenti interruttori dell’ansia. Vorremmo essere sicuri ma viviamo in un universo incerto: per questo la gestione del proprio livello di attivazione è un lavoro quotidiano che richiede molta cura. Il problema alla radice è la nostra finestra di tolleranza delle emozioni. La finestra di tolleranza permette di comprendere quanta intensità possiamo sostenere rispetto agli stimoli emotivi e fisici. Se l’intensità dello stimolo supera la nostra finestra ti tolleranza entrano in gioco modalità reattive di risposta come ad esempio la rabbia o l’evitamento.

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Obiettivi

Esploreremo insieme le nostre modalità di reazione-azione, la nostra finestra di tolleranza e creeremo nuove modalità per gestire in modo più funzionale le nostre emozioni.

Le Parole chiave di questo percorso sono:

CONSAPEVOLEZZA di sé, dei vissuti, emozioni, desideri e bisogni, così da orientare i tuoi comportamenti nella direzione migliore per te.

POSSIBILITA’ di lasciar andare i condizionamenti e paure limitanti.

ESPRESSIONE di SÉ per poter esprimere antiche emozioni in un contesto protetto, ridando voce a ciò che era rimasto sommerso e bloccato

TRASFORMAZIONE CREATIVA per accedere alle nostre risorse interiori e vivere in modo più autentico.

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